Ciao a tutti.
Due parole sugli spettacoli ai quali ho assistito di recente.Al Metastasio di Prato si è tenuto il concerto in solitudine del trombettista e flicornista Paolo Fresu, da anni uno dei principali musicisti jazz europei.Fresu ha catturato per quasi due ore l'attenzione e la concentrazione assoluta del teatro, suonando ora in solitudine, ora su basi elettroniche, oppure di musica etnica ed anche classica. Il colore strumentale ormai inconfondibile della tromba di Fresu rende i suoi concerti una accattivante occasione per esplorare le emozioni di una improvvisazione solitaria, operazione che può riuscire solo ai grandissimi come lui. Colpo di teatro si è avuto quando il trombettista sardo è sparito dal palcoscenico, apparendo a sorpresa da dietro il loggione, dove tra l'altro io mi trovavo. Il suono ha conquistato il l'intero spazio del teatro,idea coltivata anche nella itinerante improvvisazione finale nel corridoio della platea. Fresu, ovvero due ore volate in compagnia di uno dei più belli strumenti che la musica conosca.
Il giorno successivo ho poi coltivato la mia più recente e inesperta passione per il balletto assistendo, in piacevole compagnia, ad una coreografia di danza contemporanea al Goldoni di Firenze. Non ho gli strumenti per una critica ed una analisi ponderata di quello che ho visto, solo due note d'istinto.
Il mio veicolo personale per emozionarmi ad uno spettacolo di danza è esclusivamente la musica: se questa mi coinvolge entro anche in sintonia con gli aspetti più specifici del balletto,( altrimenti mi distraggo e noto solo alcune ballerine.)
Ieri solo per l'ultima parte dello spettacolo questo coinvolgimento è avvenuto: si trattava di una interpretazione "dinamica" dello splendido e arcinoto quadro della Deposizione del Pontormo ( che anche io nel mio piccolo nomino nel racconto di Fabio è nato...). I danzatori hanno riprodotto plasticamente le celebri figure dell'opera pittorica, scambiandosi i ruoli dei protagonisti, in un susseguirsi di toccanti rappresentazioni. Sotto, o meglio sopra, la musica eseguita dal vivo dal sensazionale contrabbassista Stefano Scodanibbio, un autentico maestro della musica contemporanea.Tutto molto, molto, molto bello.
Stefano(PS. Mi dicono che ho perduto la prima di S.Remo con la ex moglie di Ramazzotti che ha cantato " E ci sei adesso tuu..."; mi dispiace molto di questa perdita ).
Il giorno successivo ho poi coltivato la mia più recente e inesperta passione per il balletto assistendo, in piacevole compagnia, ad una coreografia di danza contemporanea al Goldoni di Firenze. Non ho gli strumenti per una critica ed una analisi ponderata di quello che ho visto, solo due note d'istinto.
Il mio veicolo personale per emozionarmi ad uno spettacolo di danza è esclusivamente la musica: se questa mi coinvolge entro anche in sintonia con gli aspetti più specifici del balletto,( altrimenti mi distraggo e noto solo alcune ballerine.)
Ieri solo per l'ultima parte dello spettacolo questo coinvolgimento è avvenuto: si trattava di una interpretazione "dinamica" dello splendido e arcinoto quadro della Deposizione del Pontormo ( che anche io nel mio piccolo nomino nel racconto di Fabio è nato...). I danzatori hanno riprodotto plasticamente le celebri figure dell'opera pittorica, scambiandosi i ruoli dei protagonisti, in un susseguirsi di toccanti rappresentazioni. Sotto, o meglio sopra, la musica eseguita dal vivo dal sensazionale contrabbassista Stefano Scodanibbio, un autentico maestro della musica contemporanea.Tutto molto, molto, molto bello.
Stefano(PS. Mi dicono che ho perduto la prima di S.Remo con la ex moglie di Ramazzotti che ha cantato " E ci sei adesso tuu..."; mi dispiace molto di questa perdita ).
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